Muses by Francesco Falconi

Muses by Francesco Falconi

autore:Francesco Falconi [Falconi, Francesco]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: General, Fiction, Fantasy
ISBN: 9788852026904
editore: Edizioni Mondadori
pubblicato: 2012-05-28T22:00:00+00:00


33

— E io che credevo fosse la Musa della Musica — penso ad alta voce, osservando la statua di marmo in un angolo del terrazzo. La scultura raffigura una giovane con i capelli raccolti in una corona di mirti e rose, indossa una veste lunga e tiene una lira in una mano e un plettro nell’altra.

— Ti sbagli, è Ερατώς, Erato, la Musa del canto corale e della poesia amorosa — mi spiega Ian.

Torno a leggere il libro delle Muse. — Il suo nome significa “amabile”, secondo il poeta greco Apollonio Rodio. Da lei nacque Tamiri, un cantore e suonatore di lira. Nelle raffigurazioni spesso è accompagnata da Eros armato di arco e turcasso. — Scuoto la testa. — Da questo mi sembra di capire che sia lei la Musa della Musica.

— Perché a quel tempo poesia e musica erano fuse in un’unica arte — continua Ian, sorridendo. — Ma la vera Musa della Musica, quella originaria, è Ευτέρπη, colei che rallegra. Euterpe.

Si avvicina a un’altra statua e me la indica. Ha un braccio e una gamba scoperti, tra le mani sembra sorreggere un flauto, che avevo scambiato per un semplice bastone.

La osservo delusa. — Ho suonato il flauto alla scuola media, e l’ho sempre detestato.

— In realtà è un aulos, un tubo di canna, strumento appartenente alla famiglia dell’oboe. Veniva spesso utilizzato durante la rappresentazione delle tragedie e dei riti funerari nell’antica Grecia. Pagina settecentotrentotto.

Sbadiglio, seguo le istruzioni e leggo di nuovo. — Euterpe, figlia di Zeus e Mnemosine, madre del re di Tracia Reso che, nell’Iliade, si alleò con Priamo e i troiani.

Chiudo il volume di botto e lancio un’occhiata implorante a Ian. — Non ce la faccio più.

— La mitologia delle Muse è essenziale per la tua formazione.

— È essenziale anche aiutare Dolores. Quindi, quando parliamo di Lourdes Blanco?

Ian corruga la fronte, poi scoppia a ridere. Controlla l’orologio, dondolando la testa sulle spalle. — Ok, per oggi riduciamo di mezz’ora la lezione di mitologia.

Cammina verso il centro del terrazzo, dove è stato posizionato un tavolo in ferro battuto. Là sopra ci sono una caraffa e due tazze.

— Un po’ di caffè, Alice?

Annuisco. Mi sono alzata all’alba, ma non sono ancora riuscita a svegliarmi del tutto. Sono appena le otto di mattina, l’aria è gelida e il cielo coperto da un manto di nubi che promettono pioggia. Il profilo di Londra è appena visibile oltre il parco della villa, inghiottito dentro un muro impenetrabile di nebbia.

Mentre sorseggio il caffè, Ian tira fuori dalla sacca un fascicolo.

— Lourdes Blanco, ventitré anni, originaria dell’Andalusia, per la precisione Siviglia, oggi residente a Barcellona. Fin da piccola appassionata di tecnologia, si è laureata a pieni voti in informatica, con due anni di anticipo rispetto al piano di studi.

Sbircio sul foglio, ma non c’è neppure una foto.

— Gli avvenimenti della sua infanzia e adolescenza sono abbastanza dettagliati, li potrai leggere in questo fascicolo. Poi, dopo l’università, i dettagli su Lourdes diventano confusi e contraddittori. Abbiamo tentato di reperire più informazioni possibile, ma non è stato facile.



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